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Darfur; Due aerei pronti per missione italiana in ambito Onu
La pianificazione al Coi è ancora in corso, si attende via libera
La pianificazione al Coi è ancora in corso, si attende via libera
Roma, 7 gen. (Apcom) - Due aerei da trasporto italiani sono pronti a partire per la regione sudanese del Darfur, nell'ambito della missione di pace congiunta Onu-Unione africana (Unamid), approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu nel luglio 2007 e operativa dal 31 dicembre 2007. "La pianificazione al Coi (Comando Operativo di vertice Interforze) è ancora in corso - fanno sapere ad Apcom fonti militari -, sono già pronti a partire due velivoli, un C-27J e un C-130J per il trasporto tattico. Al momento non è ancora stato deciso se la missione italiana comporterà l'impiego di entrambi o di uno solo". Due giorni fa, il portavoce del ministro della Difesa, Luca Salerno, ha fatto sapere che "la partecipazione italiana alla missione internazionale in Darfur è già stata approvata, su proposta del Ministro La Russa, dal governo italiano all'interno del decreto che finanzia le nostre missioni". Quindi ha aggiunto: "Spetta ora agli organismi internazionali dare il via operativo alla missione a cui la nostra Aeronautica Militare è già pronta". Le Nazioni Unite hanno più volte sollecitato gli Stati membri a fornire le attrezzature logistiche necessarie ai peacekeeper per operare in Darfur, una regione grande quanto la Francia e priva di infrastrutture. Lo stesso Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha ripetutamente chiesto la disponibilità a inviare soprattutto velivoli da trasporto. E nei giorni scorsi è giunta anche la disponibilità degli Stati Uniti a inviare due C17 per il trasporto di attrezzature all'Unamid. Un portavoce del comando Usa per l'Africa, Vince Crawley, ha precisato all'Herald Tribune che il Pentagono invierà due C-17 per trasportare le attrezzature necessarie all'Unamid, che rimarranno in Darfur solo il tempo necessario per scaricare i velivoli. Crawley ha dichiarato che i due aerei raggiungeranno il Ruanda per caricare 75 tonnellate di veicoli e altre attrezzature pesanti, per poi raggiungere il Darfur nelle prossime due o tre settimane. Il Dipartimento di Stato, invece, affiderà a un contractor il trasporto di 240 container di altre attrezzature, al momento bloccate a Port Sudan. Il conflitto scoppiato nel febbraio del 2003 ha causato almeno 300.000 morti e oltre 2,5 milioni di profughi. Secondo l'Unicef, sono circa 2,3 milioni i bambini colpiti dalla guerra in Darfur.
Quando Italia ha fatto la sua era alla grande insomma quello che sta chiedendo Ban Keemon cosi stata sodisfata la Nazione Uniti, Darfurriani, anche l'openioni pubblica internazionale..........................................................Azim