mercoledì 17 giugno 2009

Lado Regno che non c'è!!??



Lado, il Regno che non c'è... piùIntervista a Ronald Okuonzi Lulua, rifugiato politico che vive a Parma.16/06/2009Sig. Lulua, ci parli della sua incredibile storia. Sono nato l'8 Ottobre 1954 ad Eruba nello Stato di Lado in Africa e mi trovo in Italia dal 1981 dopo aver atteso per oltre 20 anni una risposta alla mia domanda d'asilo politico. La mia è una vicenda giuridica estremamente complicata ma nonostante questo non ho mai perso la speranza di ottenere lo stato di rifugiato politico. Per quale motivo si trova ad essere rifugiato politico nel nostro Paese? L'attesa paziente e la mia coerenza sono state motivate da un unico, grande ideale, ossia l'indipendenza del mio stato di origine in Africa, Lado. Il motivo per cui sono fuggito in Italia è stato quello di tutelare la mia stessa vita. Ci vuole parlare del Regno di Lado? Certamente. Il Regno di Lado ha origini antichissime. Fu fondato circa 700 anni prima della nascita di Cristo e si estese fino a raggiungere quello che oggi viene chiamato lago Alberto, nel cuore dell'Africa. Nel XVIII secolo fu redatta la Costituzione e con essa fu eletto anche il Re. La posizione geografica strategica (per le risorse del sottosuolo e per il controllo del Nilo) ha reso da sempre Lado una terra molto ambita dalle potenze europee. Quali sono stati i principali sviluppi internazionali di questa situazione? La Conferenza di Berlino del 1885 evidenziò l'intenzione di alcuni Stati europei come Belgio ed Inghilterra di controllare commercialmente le nostre terre. Nonostante la sovranità del nostro Regno fosse stata riconosciuta dal Belgio nel 1882, accadde nel 1910 che l'Inghilterrà rivendicò assurdi diritti sul regno di Lado il cui territorio fu spartito in tre parti fra gli stati confinanti: gli attuali Sudan, Congo ed Uganda. Quindi fu di fatto cancellato dalle cartine geografiche? Andò proprio in questo modo e il nostro Regno fu cancellato dall'Africa. Da allora è iniziata l'opera di snaturalizzazione del popolo di Lado attraverso il tentativo di cancellare le tribù indigene e cambiando nome all'area geografica (Sudan del Sud – West Nile). E' stato tentato qualcosa per ripristinare la situazione originale? Nel 1948 il caso Lado fu preso in carico dall'ONU e alcuni anni dopo si riaccese la speranza per l'indipendenza. Purtroppo tale proposta fu mascherata dalle reali intenzioni della Gran Bretagna e nel 1962 il nostro sovrano fu posto agli arresti. Per quale motivo? L'indipendenza proposta dalla Gran Bretagna previde la rimozione del nostro sovrano e l'inserimento dello stato di Lado nel Commonwealth. Alla fine ci saremmo ritrovati sotto la diretta influenza della Gran Bretagna dopo aver firmato una finta indipendenza. Il nostro Re, John Bart Agami, rifiutò un simile destino per il nostro popolo e ne pagò le conseguenze. Per fortuna riuscì a fuggire dalle carceri ugandesi appoggiato dalle guardie. Da allora fu costretto all'esilio operando con le Nazioni Unite per trovare una giusta soluzione per il nostro Regno. Nel frattempo come ha vissuto il vostro popolo? Nel anni che vanno dal 1979 al 1981 ci fu un vero massacro operato ai danni del popolo di Lado di cui furono vittime anche donne e bambini. Tale operazione fu organizzata dalla Gran Bretagna in seguito alla cacciata del “dittatore” Idi Amin dall'Uganda (ma di origini di Lado). Furono addirittura spediti soldati inglesi con il compito di addestrare le truppe locali in tal senso. Lei si trovava ancora in Africa? Sì, e fui costretto a fuggire in Congo per non essere ucciso, come del resto molti altri responsabili di Governo. Mi fu consigliato di recarmi all'estero se volevo salvarmi e anche per poter aiutare in qualche modo il popolo di Lado in qualità di consigliere del Re. Ha potuto aiutare il popolo di Lado una volta qui in Italia? Oltre a tenere costantemente informato il Re Agami sulla situazione politica in Uganda sto cercando di organizzare i giovani di Lado sia per far conoscere la vera storia del loro Regno, sia cercando finanziamenti con borse di studio per farli espatriare. Tutto questo grazie all'appoggio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite (ACNUR) e del Centro Immigrazione Asilo Cooperazione Internazionale di Parma e provincia (CIAC). Qual è la sua missione oggi? Il mio compito, dopo aver ottenuto lo stato di rifugiato politico dallo Stato Italiano, rimane quello di far conoscere al mondo le vicende del Regno di Lado, a lungo nascoste o sapientemente distorte. Ciò che il popolo di Lado attende è che l'ONU concluda l'annosa vicenda riportando tutto allo stato originario. Vuole lanciare un messaggio? Vorrei ricordare che le ventinove tribù del mio popolo esistono ancora nonostante tutto, con la loro lingua e i loro costumi. Non abbiamo perso la nostra cultura e Lado non ha mai concesso la propria sovranità o i propri diritti, risorse o materie prime a potenze straniere. Non perderemo mai la speranza di occupare nuovamente i nostri territori. Massimiliano Losini
Ho tirato in ballo il Foriegn Office - Collony Department, hanno detto che Lado e un Tribù la sua lingua stata scritta del pastore Angilicani nel 1890 con alfabeti latini e grammatica, vocabulario del Diocesi di Canterpary che cettano un pastore che ha vissuto tra 1880-1917 in Sudan autori di vari libri.....quindi nostro Mr. Ronald ha solo la fantasia di Regno che ora non esiste piu, ora ce solo il Sudan e nel Sud la SPLA, bene o male smettiamo del nominare tribù e ethnia ma Mr. Ronald vesuto qui per venti anni vedi comme ti trattano l'Italiani con rispetto e compressione smettela di parlare di Triabalismo e cgassata varie.....................................Abdelazim Abdella Gomaa