mercoledì 23 gennaio 2008


DARFUR/ GRUPPI RIBELLI SI UNISCONO PER FAVORIRE PROCESSO DI PACE
Dovrebbero presentarsi unite al tavolo dei negoziati
postato 1 giorno fa da APCOM

Roma, 21 gen. (Apcom) - Si chiamerà United Resistance Front (Urf), la coalizione di cinque gruppi ribelli che da alcuni mesi a Juba, in Sud Sudan, stanno discutendo una posizione comune in vista di una piena partecipazione al processo di pace cominciato lo scorso ottobre a Sirte (Libia): lo ha detto all'agenzia Misna George Ola-Davies, il portavoce degli inviati di Unione Africana (Ua) e Onu riferendo alcuni particolari dell'ultimo viaggio di questi ultimi due nel paese.
"Selim Ahmed Selim e Jan Eliasson - ha detto all'agenzia Misna Ola-Davies - hanno incontrato rappresentanti del governo a Khartoum, dei ribelli in Nord Darfur e del Movimento per la liberazione del Sudan (Splm) a Juba; il viaggio si è concluso con diversi risultati positivi, tra cui la constatazione che il processo di unificazione di alcune fazioni ribelli sta facendo progressi". Perché le trattative di pace procedano speditamente - sostengono i due inviati di Ua e Onu - è necessario che le varie fazioni che da quasi cinque anni combattono nella regione occidentale del Sudan con le forze governative si riducano in numero e riescano a presentarsi unite al tavolo dei negoziati.
"E' per questo motivo - ha aggiunto il portavoce - che stiamo provando a convogliare i nostri sforzi nell'organizzazione di un incontro simile a quello che fu tenuto nel 2005 ad Arusha in Tanzania con la partecipazione dei gruppi ribelli del Darfur e con questa agenda: condivisione del potere, assistenza sanitaria, sicurezza, assistenza umanitaria, questione della proprietà della terra". Rispetto ad Arusha si sta cercando di coinvolgere tutte le principali fazioni in lotta, compreso il Movimento per l'eguaglianza e la giustizia (Jem) che nelle ultime settimane ha intensificato le sue operazioni contro l'esercito di Khartoum: "Abbiamo contatti anche con loro - ha confermato all'agenzia Misna Ola-Davies - un incontro è stato finora reso impossibile per le precarie condizioni di sicurezza".

دعت منظمة العفو الدولية السودان إلى "وقف عرقلة عمل نشر قوات حفظ السلام الدولية" في إقليم دارفور.
وقال تقرير أصدرته المنظمة المعنية بحقوق الإنسان إن هناك حاجة لتواجد قوات حفظ السلام على الأرض بأسرع ما يمكن لاحتواء موجة العنف الجديدة في مخيمات اللاجئين.
كما طالبت منظمة العفو في تقريرها المجموعة الدولية بضمان توافر الواردات والطواقم اللازمة لدى هذه القوات.
وقالت إن الوضع في دارفور ينذر بالانفجار، وإن الأمن هناك في تدهور، ومخيمات النازحين تغمرها الأسلحة، وإن الغضب والإحباط يتعاظمان في صدور الجيل الجديد من أهالي دافور. "نازحون في دارفور"
وقالت منظمة العفو الدولية إن الناس في الإقليم لا يتمتعون بالحماية، بالإضافة إلى أن قوة الاتحاد الإفريقي التي انقضى أجل عملها حاليا تسير في النهار أحيانا دورية واحدة فقط.
ودعا التقرير الذي صدر بعنوان "نازحون في دارفور" الحكومة السودانية إلى "وقف عرقلة قوات حفظ السلام الدولية الإفريقية المشتركة " حتى يتكمن هؤلاء من احتواء تصاعد أحداث العنف وانعدام الأمن.
ومن المقرر أن تتكون القوات الإفريقية الدولية المشتركة والتي تسلمت عملها من القوات التابعة للإتحاد الإفريقي في نهاية عام 2007 من 26 ألف جندي ، لكن لم ينتشر منها حتى الآن سوى 9 آلاف جندي.
وكانت الحكومة السودانية قد رفضت السماح بانضمام قوات غير إفريقية إلى قوات حفظ السلام ، وتقدمت بعدد من المطالب قيل إنها تسببت في عرقلة عمل هذه القوات.
واتهم تقرير منظمة العفو الدولية الحكومة أيضا بمواصلة هجماتها، وتزويد مقاتلي الجنجويد بأسلحة جديدة ـ رغم التعهد بنزع سلاح الجماعات المسلحة هناك.
وأضاف التقرير أن الحماعات المسلحة لا تزال تجند مقاتلين من بين النازحين في المخيمات، بمن فيهم الأطفال، وإنهم يشاركون في شن الاعتداءات في أنحاء المنطق



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