martedì 12 febbraio 2008
Negoziate la pace
N'Djamena, 11 feb. (Ap-Apcom) - Il premier del Ciad Nouradin Koumakoye ha chiesto alla comunità internazionale di allontanare dal paese i profughi della regione sudanese del Darfur oggi presenti oggi nella zona orientale del Ciad. In caso contrario, ha aggiunto il premier, saranno le autorità ciadiane a intervenire.
"Noi chiediamo che la comunità internazionale trasferisca la popolazione dei profughi sudanesi dal Ciad al Sudan per liberarci - ha dettp Koumakoye ai giornalisti - vogliamo che la comunità internazionale trovi un altro paese in modo che i sudanesi possano andarsene. Se non lo faranno loro, lo faremo noi". Le autorità di N'Djamena hanno accusato il Presidente sudanese Omar al Bashir di sostenere i ribelli che all'inizio di febbraio hanno lanciato un'offensiva sulla capitale, nel tentativo di rimuovere il governo del Presidente Deby e ostacolare l'invio della missione di pace dell'Unione europea. La missione Ue ha il compito di garantire la protezione dei profughi.
Almeno altre 12.000 persone sono giunte nei giorni scorsi in Ciad dalla regione sudanese, dopo i bombardamenti e gli attacchi lanciati lo scorso fine settimane da Khartoum e dalle milizie arabe dei Janjaweed contro tre città del Darfur Occidentale, costati la vita ad almeno 200 persone. In Ciad si contano già 400.000 profughi, giunti negli ultimi cinque anni di guerra. Scoppiato nel febbraio 2003, il conflitto civile in Darfur ha causato finora almeno 200.000 morti e circa due milioni e mezzo di sfollati. L'attacco lanciato lo scorso fine settimana scorsa settimana è stato duramente attaccato dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.
Dallo scorso 31 dicembre, l'Onu hanno assunto il comando della missione di pace nella regione (Unamid), subentrando a quella coordinata fin dal 2004 dall'Unione africana, rivelatasi insufficiente per mancanza di mezzi e finanziamenti. Oggi, i ribelli del Movimento di liberazione del Sudan (Slm), una delle due principali organizzazioni che hanno impugnato le armi contro Khartoum, hanno condannato in un comunicato la "strage umanitaria commessa dal governo" e hanno invitato le Nazioni Unite ad "assumersi la responsabilità di questa strage perchè non sono state in grado di imporre il rispetto delle risoluzioni approvate sulla crisi in Darfur". La missione Onu prevede il dispiegamento di 26.000 caschi blu, ma al momento ne sono presenti circa 9.000. Ed ora da negoziare la pace totale Sayed Abdelzwahid Mohamed Nur, sono per quelle donne bambini che moiano per una causa giusta ma si risolve con IL NEGOZIATO...........................................azim
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