Darfur : appello all'ONU per processare ministro sudanese
di Carla Amato
Nonostante un mandato di arresto emesso per lui un anno fa dalla Corte penale internazionale (CPI), un ministro sudanese accusato di crimini contro l'umanita' e crimini di guerra nella travagliata regione del Darfur, e' ancora latitante. Lo ha detto sabato all'ONU il procuratore della Corte Criminale internazionale.
"Egli ha attaccato popolo sudanese, il suo popolo, coloro che aveva promesso di proteggere come ministro" ha sottolineato Luis Moreno Ocampo in un comunicato stampa. "Deve finire in Tribunale."
Il Tribunale cui si fa riferimento e' quello sovranazionale istituito su impulso di organizzazioni della societa' civile per i diritti e cui hanno aderito oltre 100 Stati. Esso e' indipendente dall'ONU ed ha competenze sui crimini di guerra e contro l'umanita', con potere di perseguire singole persone che si siano rese responsabili di aver perpetrato i delitti.
Ahman Harun, ex ministro degli Interni del Sudan e il leader delle milizie Janjaweed Ali Muhammad Abd Al-Al - Rahman, anche noto come Ali Kushayb, hanno collaborato per mantenere nella regione un clima di terrore. Secondo le prove raccolte dal Tribunale indipendente de L'Aja in due anni da diverse fonti risulta che Harun ha finanziato, armato e incitato i Janjaweed per attaccare i villaggi del Darfur nel 2003-2004 e perpetrare uccisioni di civili, con Kushyab alla testa dei miliziani.
Le loro azioni - per le quali pendono sul loro capo 51 capi d'imputazione per crimini di guerra e crimini contro l'umanita' - hanno costretto oltre un milione di persone ad abbandonare le proprie case. Tuttavia in Sudan non ci sono procedimenti penali aperti su queste vicende, ha sottolineato Moreno-Ocampo ricordando i brutali attacchi, omicidi, stupri e torture: "Il governo ha promesso tutto e non ha fatto nulla".
I mandati d'arresto internazionali emessi il 27 aprile 2007 nei confronti di Harun e Kushayb sono stati trasmessi al Sudan lo scorso 16 giugno, ma il governo non ha risposto, non ha collaborato e non ha rispettato la risoluzione del Consiglio di sicurezza 1593/2005 che chiede al governo sudanese di "cooperare pienamente e di fornire ogni assistenza necessaria alla Corte e alla procura".
Il governo del presidente sudanese Omar al-Bashir ha sempre rifiutato di cooperare con la Corte, affermando che questa non ha competenza su quei crimini. Inoltre, Ali Kushayb, che era stato imprigionato dalle autorita' sudanesi, e' stato rilasciato nel mese di ottobre 2007 per "mancanza di prove."
Harun, che quando era ministro dell'interno era responsabile della sicurezza, l'anno scorso e' stato promosso ministro per gli affari umanitari nel Darfur con potere sulle vittime dei suoi presunti crimini. Successivamente ha anche ricevuto l'incarico di collegamento fra il governo e la missione ONU-Unione Africana di mantenimento della pace nel Darfur che le Nazioni Unite hanno istituito per porre fine al conflitto.
Ocampo si e' appellato alla comunita' internazionale affinche' invii un forte e unanime messaggio al governo di Khartoum, chiedendo l'esecuzione dei mandati di arresto per evitare l'impunita' per i crimini del Darfur.
Il Bashir non lo fa perche non ha rettificato questo trattato e anche perche l'indomani della sua pensione che non si sa come potreberro chiedere la sua compresione davante la corte del UNO.................................e cosi ....azim
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