lunedì 5 maggio 2008

La tragedia








• Sudan: la strettoia del Darfur
Non sembra ipotizzabile – almeno nel breve periodo – una soluzione che possa porre fine al sanguinoso conflitto del Darfur, la regione sudanese dove, dal 2003, è in atto un vero e proprio genocidio. A contrapporsi violentemente sono i Janjaweed, un gruppo di ispirazione islamica composto da appartenenti alla tribù nomade araba dei Baggara, contro il resto della popolazione civile, di diversa etnia. Il governo di Khartoum sostiene, seppure non ufficialmente, la lotta dei Janjaweed, fornendo loro armi e assistenza militare: questo elemento, non secondario, contribuisce ad allontanare ogni ipotesi, seppure velleitaria, di pace. Non è infatti possibile che si giunga ad una pacificazione in una tra le aree più povere dell’Africa, senza la volontà del governo sudanese. In realtà, sono tanti gli interessi, di natura sia economica sia geopolitica, tra diverse potenze a livello internazionale, in primis Cina e Russia, che limitano le opportunità di cessazione delle ostilità belliche.
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Sergio Porcu

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