mercoledì 30 gennaio 2008

Missione di Pace


Notizie Darfur 30.jan Italiano
Darfur – Scatta la missione militare di pace europea
“Disco verde” dai ministri degli Esteri dell'Ue per l'invio di un contingente in Ciad e Centro Africa, a protezione delle decine di migliaia di profughi, vittime della guerra civile scoppiata nel 2003
ROMA – I ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno dato il via libera al lancio della “Eufor”, la missione di peacekeeping in Ciad e Centro Africa per la protezione dei profughi del Darfur, sulla base della risoluzione 1778 delle Nazioni Unite. La forza militare di pace sarà inviata nella zona di frontiera tra il Ciad ed il Sudan, in quella regione a cavallo tra i due Stati che subisce i contraccolpi della guerra del Darfur, e dove sono rifugiati decine di migliaia di profughi. Il suo quartier generale sarà ad Abechè, la principale città della zona orientale del Ciad, dove sono già presenti decine di organizzazioni umanitarie. Secondo il capo della missione della Ong britannica “Oxfam” nella regione, la situazione nell’est del Ciad e nell’ovest del Sudan presenta molte analogie, perché in entrambi i territori vivono membri della stessa etnia. La guerra in Darfur è scoppiata nel febbraio 2003 quando le etnie africane si sono ribellate al governo di Khartoum, in mano agli arabi, per denunciare la loro emarginazione. La crisi da confitto etnico è diventata poi politica e di frontiera. Il Sudan ha accusato il presidente del Ciad Idris Deby Itno ed il suo entourage, appartenente all’etnia Zaghawas come gran parte dei ribelli del Darfur, di sostenerli. Mentre N'Djamena ha accusato il governo di Khartoum di fornire aiuti ai ribelli ciadiani. Dopo il 2003 la guerra si è estesa verso est al vicino Ciad, dove si sono riversati circa 240.000 profughi in fuga dal conflitto. A causa delle incursioni nel Ciad orientale di miliziani arabi “janjaweed”, sostenuti dal governo di Khartoum, anche circa 180.000 ciadiani sono stati costretti ad abbandonare le proprie case. La forza di pace dell’Unione Europea non sarà inviata per controllare la frontiera, ha informato un alto militare europeo. «Andremo essenzialmente per rendere sicure le zone dove sono concentrati i rifugiati e gli sfollati e per facilitare il lavoro umanitario», ha detto. L'Eufor è il più grande impegno militare per la politica di difesa della Ue. Gli uomini e l’equipaggiamento saranno forniti da 14 Stati membri, ma la parte del leone spetterà alla Francia, che metterà a disposizione tra i 2.000 e 2.100 uomini sui 3.700 complessivi. Forze significative verranno anche da Olanda, Polonia, Svezia, Austria e Irlanda. L'Italia contribuirà con un ospedale e un centinaio di uomini (personale sanitario militare e un plotone di trasmissione) che opererà ad Abechè. Il mandato della missione ha una durata di 12 mesi, ma dopo i primi sei mesi è prevista una valutazione di metà mandato, in accordo con l’Onu, per decidere un eventuale prolungamento.28/1/2008

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