martedì 5 febbraio 2008

Ciad e Sudan


CIAD/ MINISTRO ESTERI: PRONTI AD "ANDARE" IN SUDAN, SE NECESSARIO
Ministro Interno: cacciati i ribelli, N'Djamena è sotto controllo

Parigi, 4 feb. (Ap) - Il Ciad è pronto ad "andare in Sudan" per difendere la propria integrità. E' quanto ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri di N'Djamena, Amad Allam-Ali, ribadendo l'accusa mossa dalle autorità ciadiane a Khartoum di sostenere i ribelli che lo scorso fine settimana sono entrati nella capitale e hanno posto sotto assedio il Palazzo presidenziale.
"Se è necessario per la sicurezza del Ciad, per la difesa dell'integrità del Ciad, noi andremo in Sudan", ha detto Amad Allam-Ali ai microfoni della radio RFI. Da parte sua, il ministro dell'Interno Ahmat Mahamat Bachir ha dichiarato che "tutta N'Djamena è sotto controllo e i mercenari al soldo del Sudan sono stati cacciati". Ieri, le forze governative hanno risposto all'assedio del Palazzo presidenziale con elicotteri da combattimento e carrarmati.
Sempre ieri, il Sudan ha negato ogni coinvolgimento in quanto sta accadendo in Ciad. "Ciò che succede in Ciad è un affare interno con cui noi non abbiamo niente a che vedere - ha detto il ministro degli Esteri, Sammani al Wassila - ci auguriamo che la situazione si calmi e si possa continuare ad avere buoni rapporti di vicinanza".

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